Beni comuni, diritti individuali e ordine evolutivo

Carlo Lottieri

I beni comuni sono spesso evocati quale strumento di lotta nei confronti del mercato e delle libertà individuali.

ISBN / 978-88-6440-355-7
pagine / 116
anno / 2020
16 euro

I beni comuni sono spesso evocati quale strumento di lotta nei confronti del mercato e delle libertà individuali.

Questo volume mostra invece come una società aperta veda emergere in maniera spontanea proprietà condivise e in questo senso comuni, le quali non sono una negazione della proprietà e dell’ordine giuridico, ma anzi ne rappresentano una possibilità fondamentale.

La dimensione relazionale e associativa dei rapporti di mercato fa sì che gli uomini diano vita a forme istituzionali plurali. L’assetto proprietario che emerge dalla libera iniziativa delle persone lascia quindi spazio ai beni individuali come a quelli comuni, perché spesso ci si appropria di qualcosa contemporaneamente ad altri e anche perché, in varie situazioni, si ama condividere ciò che si possiede per risolvere al meglio specifici problemi.

Nel testo i beni comuni sono allora presentati non come un’alternativa alla proprietà, bensì come una forma specifica della proprietà stessa e un’istituzione che, se lasciata crescere, è in grado di erodere spazio alla sovranità forgiata dall’assolutismo monarchico, ridimensionando quel potere coercitivo che lo Stato continua a esercitare sugli individui e sulle comunità.

Carlo Lottieri

Carlo Lottieri (Brescia, 1960) ha studiato a Genova, Ginevra e Parigi. Dopo avere insegnato a Venezia e Siena, è attualmente professore associato di Filosofia del Diritto all’università di Verona. Nel 2011 è divenuto pure docente di Filosofia delle scienze sociali e Filosofia del diritto all’Istituto di filosofia applicata della Facoltà di teologia di Lugano.

Tra le sue pubblicazioni vi sono: Il pensiero libertario contemporaneo (Liberilibri, 2001); Le ragioni del diritto. Libertà individuale e ordine giuridico nel pensiero di Bruno Leoni (Rubbettino - Leonardo Facco, 2006); Credere nello Stato? Teologia politica e dissimulazione da Filippo il Bello a WikiLeaks (Rubbettino, 2011); Un'idea elvetica di libertà. Nella crisi dell'Europa (La Scuola, 2017); Beni comuni, diritti individuali e ordine evolutivo (IBL Libri, 2020).

Ha introdotto in Italia numerosi testi classici e contemporanei del pensiero liberale e libertario, e ha promosso la pubblicazione degli scritti di Leoni in lingua inglese, francese, spagnola, ceca e georgiana.

Flavio Felice, I beni comuni, vero pilastro del liberalismo, Avvenire, 9 Aprile 2020

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