Indice delle liberalizzazioni 2016

Carlo Stagnaro

Nel 2016 il grado di liberalizzazione dell’economia italiana è pari a 70 punti su 100, lo stesso punteggio ottenuto dalla Germania. I Paesi più liberalizzati dell’Unione europea sono la Gran Bretagna (94 punti), la Spagna (80) e i Paesi Bassi (79). La classifica dei 28 Stati membri dell’Ue è chiusa da Grecia (54 punti), Cipro […]
ISBN / 978-88-6440-304-5
pagine / 82
anno / 2016
0 euro
Collana / Report

Nel 2016 il grado di liberalizzazione dell’economia italiana è pari a 70 punti su 100, lo stesso punteggio ottenuto dalla Germania. I Paesi più liberalizzati dell’Unione europea sono la Gran Bretagna (94 punti), la Spagna (80) e i Paesi Bassi (79). La classifica dei 28 Stati membri dell’Ue è chiusa da Grecia (54 punti), Cipro (54) e Croazia (55). Sono questi i risultati dell’Indice delle liberalizzazioni 2016, il rapporto annuale dell’Istituto Bruno Leoni sul grado di apertura di dieci settori dell’economia nell’Unione europea.

L’Indice delle liberalizzazioni, giunto alla sua decima edizione, prende in considerazione dieci settori dell’economia: distribuzione dei carburanti per autotrazione, mercato del gas, mercato del lavoro, mercato elettrico, servizi postali, telecomunicazioni, servizi audiovisivi, trasporti aerei, trasporti ferroviari e assicurazioni. Per ciascun settore, attraverso una griglia di indicatori e sottoindicatori, viene valutato il livello di liberalizzazione in ciascuna delle 28 economie europee. Al Paese più liberalizzato, in ogni ambito, viene assegnato convenzionalmente un punteggio pari a 100: di conseguenza il punteggio attribuito agli altri Paesi può essere interpretato come distanza dalla frontiera. Inoltre viene determinato un Indice di liberalizzazione dell’intera economia, per ogni Paese, come media tra i punteggi ottenuti nei singoli settori.

L’Italia, con un punteggio pari a 70, si colloca alla sesta posizione nella classifica dell’Istituto, in crescita rispetto all’anno precedente sia nello score (+3 punti) sia nel ranking (dalla dodicesima alla sesta posizione). Questo miglioramento di posizione deriva principalmente dal fatto che diversi Paesi hanno punteggi analoghi, e quindi scostamenti anche piccoli – in meglio o in peggio – possono determinare sensibili avanzamenti (o arretramenti) in classifica. Nel dettaglio, l’Italia ottiene buoni risultati nelle telecomunicazioni (94 punti su 100) e nel mercato elettrico (84 punti), mentre ha una valutazione ancora complessivamente negativa per quanto riguarda i carburanti (44 punti) e il trasporto ferroviario (52 punti).

Quest’anno, l’Indice contiene un saggio introduttivo di Paul Ormerod sul rapporto tra corruzione e crescita economica. L’idea di fondo è che la pervasività dello Stato tende a incentivare i comportamenti corruttivi, e questi agiscono come freno alla crescita economica, specialmente durante le fasi di crisi.

Il volume è disponibile gratuitamente nei seguenti formati:
PDF
EPUB
MOBI

Carlo Stagnaro

Carlo Stagnaro (1977) è direttore ricerche e studi dell'Istituto Bruno Leoni. Precedentemente è stato direttore dell'Osservatorio sull'economia digitale.  Laureatosi in Ingegneria per l'ambiente e il territorio presso l'Università di Genova, ha conseguito un dottorato di ricerca in Economia, mercati, istituzioni presso IMT Alti Studi - Lucca.

Ha ricoperto vari incarichi presso il Ministero dello Sviluppo Economico durante i governi Renzi e Gentiloni, tra cui quello di capo della segreteria tecnica del ministro Guidi. Si è occupato, in questa veste, della legge annuale per la concorrenza e del decreto “taglia bollette”.

Precedentemente è stato direttore ricerche e studi dell'Istituto Bruno Leoni. Dal 2007 cura il rapporto annuale Indice delle liberalizzazioni.

I suoi interessi sono nel campo dell'economia dell'energia e dell'economia dei servizi pubblici, temi sui quali ha pubblicato articoli sia su riviste specializzate che sulla stampa generalista, oltre ad aver curato diversi libri.
Fa parte della redazione delle riviste Energia e Aspenia. È socio dell'Associazione Italiana degli Economisti dell'Energia e della Società Italiana di Fisica.

Per l'Institute of Economic Affairs è autore dei saggi Power Cut? (2015) e Carbon Conundrum: How to Save Climate Change Policy from Government Failure (2022, con Philip Booth).
Per IBL Libri ha curato il volume collettaneo Cosa succede se usciamo dall'euro? (2018). 
Con Alberto Saravalle ha scritto Contro il sovranismo economico (2020) e Molte riforme per nulla. Una controstoria economica della seconda repubblica (2022).

È sposato con Silvana e ha due figli, Andrea Giovanni e Anna Rosa.

Puoi contattarlo scrivendo a: carlo.stagnaro@brunoleoni.org