Stop al prelievo del 20% sui bonifici dall'estero

Nei giorni scorsi si sono mobilitate le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori, l'istituto Leoni e diversi parlamentari delle opposizioni

20 Febbraio 2014

Gazzetta del Mezzogiorno

Argomenti / Teoria e scienze sociali

Stop al prelievo del 20% sui bonifici dall’estero a favore delle persone fisiche e restituzione del maltolto ovvero degli «acconti eventualmente già trattenuti da intermediari finanziari». Dopo quasi una settimana di polemiche con tutte le opposizioni sulle barricate e un’indagine aperta da Bruxelles, il ministro del Tesoro ha dato il contrordine all’Agenzia delle Entrate disponendo la sospensione della norma. Per ora fino al primo luglio. Lo stop al prelievo, fanno sapere dal Tesoro, è stato determinato «dall’evoluzione del contesto internazionale».

Ma il contesto interno ha avuto la sua parte. Nei giorni scorsi si sono mobilitate le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori, l’istituto Leoni, diversi parlamentari delle opposizioni. L’obbligo del prelievo era scattato lo scorso primo febbraio in applicazione di un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 18 dicembre. Sulla norma si erano subito accese le polemiche. Due separate interrogazioni sono state presentate dagli ex leghisti, Tino Rossi (ora passato al Ppe con Forza Italia) e Claudio Morganti (rimasto nel gruppo degli euroscettici Eld con il movimento «Io cambio»), ipotizzando violazioni dei Trattati sulla libera circolazione dei capitali e sugli accordi che vietano la doppia imposizione. Mentre Beppe Grillo nel suo blog parlava di una «manovra geniale per evitare l’ingresso di capitali in un momento in cui chi può porta i suoi risparmi fuori l’Italia».

Molti osservatori hanno messo in risalto l’irrazionalità della norma, visto che i capitali «scudati» rientrarono versando un obolo del 5%, mentre il prelievo automatico avrebbe penalizzato chi lavora all’estero e manda i soldi a casa. La norma osserva l’Istituto Bruno Leoni -fa «tutti evasori, fino a prova contraria». «Vessatoria, sconcertante, inconcepibile, offensiva» attaccano ancora Adusbef e Federconsumatori che chiedendo «le scuse ai cittadini italiani» da parte di chi quella norma ha disposto. Difficile trovare il colpevole, ma vale la pena osservare che il veicolo con cui l’ennesima tassa è piombata sulla testa degli italiani è la legge comunitaria 2013 un provvedimento papiro dove entra di tutto e spesso ci si rende conto della portata dei provvedimenti solo quando entrano in vigore, come in questo caso. L’Agenzia delle Entrate da parte sua fa sapere che «la sospensione del prelievo del 20% sui bonifici provenienti dall’estero vale fino al primo luglio». Caso mai il nuovo governo volesse ripristinarla.

Dalla Gazzetta del Mezzogiorno, 20 febbraio 2014

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