Sorpresa: la povertà diminuisce

La crescita economica è il vero antidoto alle diseguaglianze

30 Giugno 2023

Il Foglio

Carlo Stagnaro

Direttore Ricerche e Studi

Argomenti / Economia e Mercato

a crescita economica è il più efficace antidoto alla povertà e alla diseguaglianza, ma ancora troppe famiglie dipendono dal sostegno pubblico. È questo il messaggio, più in chiaroscuro di quanto appaia, che emerge dal report dell’Istat sulle condizioni di vita e di reddito delle famiglie nel 2021-22. Il report indaga l’andamento del rischio di povertà ed esclusione sociale (2022) e dei redditi (2021), inclusivi dei vari sostegni erogati nel contesto della pandemia. Un primo risultato è che, sebbene la percentuale della popolazione a rischio di povertà sia stabile nel tempo (circa un quinto della popolazione), la quota di quanti si trovano in grave deprivazione sociale è in netta flessione.

È scesa dal 5,9 per cento nel 2021 al 4,5 per cento nel 2022. Gli indicatori migliorano in tutte le aree del paese tranne il Mezzogiorno, ma il problema riguarda essenzialmente tre regioni (Puglia, Sardegna e Calabria) visto che altre (Campania e Sicilia) seguono il trend nazionale. Al nord, l’eccezione è rappresentata dalla Liguria, che nel 2022 vede aumentare il rischio di povertà e la fetta della popolazione caratterizzata da bassa intensità di lavoro (cioè coloro che lavorano per meno del 20 per cento del tempo). Lo stesso problema riguarda il Lazio e le Marche. L’Istat imputa i miglioramenti “alla ripresa dell’economia dopo la crisi pandemica e l’incremento dell’occupazione e dei redditi familiari”.

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