OP 44. La giustizia della libera impresa inclusiva. Riflessioni su Aristotele, Hayek, Tocqueville e Rawls

Le peculiarità del trasporto pubblico locale non lo rendono meno sensibile agli incentivi creati dalle istituzioni: la logica dei finanziamenti a pioggia ha generato un sistema inefficiente, che non è in grado di rispondere ai bisogni dei pendolari.


28 Agosto 2007

Argomenti / Teoria e scienze sociali

Ugo Arrigo

Edmund S. Phelps, Premio Nobel per l’Economia nel 2006, sviluppa in questo saggio, seguendo le orme dei grandi economisti austriaci Joseph Schumpeter e Friedrich von Hayek, una visione del capitalismo incentrata sulle capacità dell’economia di mercato di garantire un’innovazione senza precedenti.

L’approccio di Phelps è dinamico e non statico, in linea con il vero pregio dell’economia capitalistica: la sua capacità di gestire non l’equilibrio ma il disequilibrio, di fornire sempre soluzioni nuove a problemi noti o di recente scoperta, alimentando un flusso continuo di innovazioni che nessun sistema di pianificazione centralizzata potrebbe mai generare.

Il sistema di mercato è visto come l’unico assetto istituzionale che possa garantire a tutti, e quindi anche agli innovatori, la ragionevole aspettativa di realizzare se stessi. Questo saggio è una persuasiva disamina delle molte virtù di un sistema che ha al centro l’innovatore per antonomasia: l’imprenditore.


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Edmund S. Phelps e i meriti del libero mercato condividi con questo commento
Capitalism is the only system that can guarantee innovation condividi con questo commento
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