OP 38. Medicina a taglia unica – ma va bene per tutti?

Lo stato della finanza pubblica rende impossibile sostenere il peso attuale della sanità di Stato, ma i cambiamenti proposti sono incrementali, modesti e potenzialmente controproducenti.


Sarebbe piuttosto necessaria una autentica rivoluzione, per impedire che i pazienti fossero considerati solo alla stregua di voci di spesa da contenere.

Peter J. Pitts, già commissario della Food & Drug Administration, ritiene che tale processo passi attraverso il superamento della “evidence-based medicine”. Occorre invece andare verso un approccio che sappia riconoscere il valore dell’innovazione medica, supportare l’idea che il medico ed il paziente testino i miglioramenti tecnologici e riflettere la nuova scienza della medicina personalizzata.

Per quanto importanti, le campagne di moralizzazione e le polemiche sugli sprechi distolgono dal punto nodale, e cioè che sulla sanità serve un vero cambio di paradigma. I progressi della scienza ci consentono di immaginare un nuovo modello di tutela della salute, ritagliato addosso ai singoli pazienti.

OP 38. Medicina a taglia unica – ma va bene per tutti?

Il futuro della medicina sta nel rendere le cure sempre più "personalizzate" condividi con questo commento
La "medicina basata sull'evidenza" ignora le differenze fra gli individui? condividi con questo commento
The dark side of "evidence-based medicine" condividi con questo commento
oggi, 7 Dicembre 2024, il debito pubblico italiano ammonta a il debito pubblico oggi
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