OP 26. Una cultura di mercato dopo il comunismo?

Pejovich sottolinea come una delle maggiori difficoltà che i paesi post-comunisti vanno conoscendo è da ricondurre all'assenza di una cultura favorevole al mercato e di quelle convinzioni che permettono alle regole giuridiche di radicarsi.


La transizione delle economie dell’Europa centro-orientale dal comunismo al libero mercato apre importanti interrogativi circa le opportunità e le difficoltà che si materializzeranno in futuro. Sono questi i temi su cui si sofferma Svetozar Pejovich (Professore emerito di Economia alla Texas A&M University) nel presente Occasional Paper.

L’assenza di una diffusa cultura favorevole al mercato e, in particolare, di quelle convinzioni che permettono alle regole giuridiche di radicarsi, si evidenzia come una delle maggiori difficoltà che i Paesi post-comunisti vanno conoscendo. La sfida maggiore che i Paesi dell’Europa dell’Est incamminati verso il capitalismo sono chiamati ad affrontare, quindi, consiste nella comprensione (ad ogni livello) che solo il consolidarsi di legittimi diritti di proprietà, universalmente accettati ed efficacemente tutelati, può offrire il quadro istituzionale più adeguato alla crescita economica e all’instaurazione di una società civile improntata ad attitudini cooperative, capace in tal modo di valorizzare al meglio le proprie risorse umane.

OP 26. Una cultura di mercato dopo il comunismo?

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