Il miglioramento della regolamentazione è diventato un tema centrale nel processo legislativo dell’Ue. Ci si riferisce al tentativo di garantire che le leggi non siano solo efficaci e necessarie, ma anche trasparenti, proporzionate, basate su dati concreti e facili da attuare. Si tratta di principi fondamentali per mantenere la fiducia dei cittadini, promuovere la competitività e migliorare la qualità e la legittimità complessive della governance dell’Ue.
Sebbene negli anni siano stati compiuti progressi significativi, rimangono considerevoli ostacoli. Le imprese europee continuano a ritenere che la regolamentazione sia un ostacolo alla crescita, più di quanto non valga per le loro controparti Usa, e la questione è particolarmente preoccupante se pensiamo alle ambizioni europee su competitività e innovazione, nelle cui recenti discussioni sono stati infatti esaminati anche questi parametri.
Tuttavia, l’impegno dell’Ue per una migliore regolamentazione non mira all’alleggerimento degli standard, ma accade sovente che le valutazioni d’impatto non vengono applicate. Inoltre, la segretezza dei negoziati trilaterali continua a minare la trasparenza e i processi di consultazione.
Il futuro della regolamentazione dell’UE dipende non solo da un minor numero di leggi, ma anche da leggi migliori, elaborate sulla base di dati concreti, attuate in modo equo e valutate regolarmente per il loro impatto nel mondo reale.
Il nostro studio cerca di capire se e in quale misura le istituzioni dell’UE producono normative in conformità con i principi di migliore regolamentazione, garantendo la qualità e l’efficacia normativa.