Gare idroelettriche: Perché sì, perché ora

Prorogare le concessioni per le grandi derivazioni idroelettriche senza gara danneggerebbe il consumatore e metterebbe il paese a rischio con gli obiettivi del Pnrr.


22 Maggio 2025

Argomenti / Economia e Mercato

Carlo Stagnaro

Direttore Ricerche e Studi IBL

Serena Sileoni

Dal punto di vista del benessere collettivo è essenziale creare stru­menti di trasparenza e periodica revisione degli accordi concessori. Questo stru­mento non può che derivare da una selezione competitiva, all’interno della quale individuare criteri sia tecnici e qualitativi, sia economici, in particolare, relativi agli investimenti e ai canoni. Individuare il corretto bilanciamento tra le varie compo­nenti è scelta politica – nel senso di stabilire l’equilibrio nella ripartizione della ren­dita fra remunerazione del capitale, reinvestimento nell’impianto e gettito a favore della collettività (oltre ovviamente ad altre componenti fondamentali quali quelle legate all’ambiente o all’uso delle acque). Allo stesso modo, è politica la decisione sulla destinazione del gettito del canone, per esempio, a favore della collettività in senso ampio, o della riduzione delle bollette per tipologie specifiche di consuma­tori.

Una simulazione effettuata sulla base dei risultati delle gare svolte in provincia di Bolzano mostra che il livello di investimenti potrebbe essere superiore del 21,9% rispetto alla base d’asta fissata dalla Regione Lombardia nelle procedure appena avviate e addirittura del 45,7% rispetto alla proposta dei concessionari che chiedono una negoziazione sul prolungamento delle concessioni in essere.

Inoltre, un rinnovo che si basi su una negoziazione diretta, o viceversa una nego­ziazione diretta che possa portare a un rinnovo, risponde a un modello giuridico diverso da quello delle procedure aperte. In tal modo, configurerebbe un caso di reversal ai sensi del regolamento europeo sul NGEU”. In tal caso, “i pagamenti successivi vengono sospesi e gli ulteriori traguardi e obiettivi vengono considerati come non raggiunti, finché permane la condizione in ipotesi. Se nessun rimedio viene preso nei sei mesi successivi, la Commissione può ridurre la rata successiva calcolando la riduzione sul valore dell’obiettivo an­nullato.


Affidando le grandi derivazioni idroelettriche tramite gara si potrebbero ottenere investimenti del 45,7% superiori a quanto proposto dai concessionari in caso di prolungamento delle concessioni in essere condividi con questo commento
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