Focus 76. Class action: si può quadrare il cerchio?

La proposta per l’introduzione della class action in Italia è a dir poco deleteria. La proposta non riesce a rendere compatibile con la nostra Costituzione l’introduzione della class action.


5 Novembre 2007

Argomenti / Diritto e Regolamentazione

Silvio Boccalatte

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La proposta Manzione-Bordon è “deleteria” per l’introduzione della class action in Italia. Ci si trova di fronte ad un tentativo di contrabbandare nel nostro ordinamento una forma di azione collettiva che trascina con sé più problemi che soluzioni. Il cittadino-consumatore attende altri e ben più urgenti provvedimenti.

Le conseguenze di una modifica di questo tipo sono tutto fuorché auspicabili. Si svilupperebbe la tendenza ad intentare un numero elevatissimo di azioni collettive, in cui ogni associazione registrata avrebbe interesse ad agire da sola, sviluppando una pressione insostenibile sia verso i singoli giudici, che sarebbero spinti ad una “concorrenza perversa” verso chi cede più ampiamente alle pretese della piazza, sia verso l’intero sistema giudiziario, che verrebbe sommerso da un numero ingestibile di pratiche mediamente lunghe e complesse. In altre parole, si aiuterebbe moltissimo il già prossimo collasso della giustizia italiana.

Focus 76. Class action: si può quadrare il cerchio?

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La proposta Manzione-Bordon per l’introduzione della class action in Italia: verso il collasso della Giustizia italiana condividi con questo commento
Italian justice system doesn't need the introduction of the class cation at all condividi con questo commento
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