Focus 215. Referendum sull’acqua: la verità viene a galla

Questa vicenda non rappresenta la vittoria dei promotori del referendum sull’acqua, ma casomai una sconfitta della democrazia e una dimostrazione che il referendum è un mezzo di facile manipolazione della realtà e del diritto


La decisione della Corte costituzionale di annullare la disciplina dei servizi pubblici locali, ritenendola incompatibile coi risultati del referendum, è tecnicamente corretta ma segna un enorme problema relativo al funzionamento della nostra democrazia. Infatti il referendum “sull’acqua” ha creato enormi problemi a un intero settore bisognoso di razionalizzazione.
Tale caso è una dimostrazione che il referendum, lungi dall’essere uno strumento di democrazia diretta, è un mezzo di facile manipolazione della realtà e del diritto. Non a caso, nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa – i giorni successivi al deposito della sentenza – dai promotori e sostenitori del referendum, essi finalmente riconoscono e trionfalmente ammettono, ora sì, che il referendum era su un argomento più vasto della sola gestione del servizio idrico.

Focus 215. Referendum sull’acqua: la verità viene a galla

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Water local public services: what future after the referendum? condividi con questo commento
oggi, 27 Luglio 2024, il debito pubblico italiano ammonta a il debito pubblico oggi
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