Focus 175. Bambole, non c'è una lira

Le rivendicazioni sostenute attraverso lo sciopero del mondo dello spettacolo e della cultura sono tutte discutibili, tranne una: il rinnovo delle agevolazioni fiscali rappresenta la strada da seguire per immaginare un sostegno alla cinematografia


21 Novembre 2010

Argomenti / Politiche pubbliche

Filippo Cavazzoni

Direttore editoriale

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Il rinnovo delle agevolazioni fiscali rappresenta la strada da seguire per realizzare un sostegno alla cinematografia che non sia di matrice assistenzialista e paternalista.

Due sono i provvedimenti oggi maggiormente dibattuti: il rinnovo delle agevolazioni fiscali (tax shelter e tax credit) e il disegno di legge di riforma del comparto (cosiddetto “ddl Bondi”).

L’andamento dell’industria cinematografica nel 2010 è stato particolarmente positivo, nonostante la forte diminuzione dei contributi elargiti dallo Stato. La corretta scelta di togliere il sostegno diretto ai registi affermati, fa sì che il ddl riduca l’intervento statale a favore della cinematografia nazionale, con la conseguente semplificazione dei meccanismi volti all’erogazione dei contributi pubblici.

Focus 175. Bambole, non c'è una lira

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