Focus 134. Case study: la città sussidiaria

In una piccola comunità della Lucchesia, Partigliano, grazie al fiorire di varie realtà associative gli abitanti hanno progressivamente sottratto al settore pubblico una serie di ambiti


30 Aprile 2009

Argomenti / Politiche pubbliche

Silvio Boccalatte

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Molti servizi vengono ritenuti di competenza dello Stato in ragione di qualche loro intrinseca caratteristica: una convinzione assai radicata ma egualmente infondata.

Vengono qua presentati alcuni aspetti di una piccola comunità della Lucchesia, Partigliano (frazione di Borgo a Mozzano), in cui, grazie al fiorire di varie realtà associative, gli abitanti hanno progressivamente sottratto al settore pubblico una serie di ambiti: dalla pulizia delle strade alla cura del verde pubblico, dalle attività ricreative fino al sostegno di quanti sono costretti ad un ricovero ospedaliero. I servizi principali sono forniti attraverso logiche privatistiche che pongono l’Amministrazione in una situazione del tutto marginale.

In questo senso può rappresentare un modello interessante, che collega la nostra realtà all’universo (assai più ricco di iniziative) delle città private statunitensi. L’espansione illimitata del welfare State non è una necessità ineludibile, determinate circostanze e iniziative coraggiose possono introdurre logiche privatistiche in ogni settore, sottraendone il controllo agli apparati politici e burocratici.

Focus 134. Case study: la città sussidiaria

L’espansione del welfare State non è una necessità ineludibile, lo dimostra il "caso Partigliano": condividi con questo commento
“Case study: la città sussidiaria. Partigliano: quando la realtà precede il diritto (pubblico)” condividi con questo commento
Case study: Partigliano, where the Welfare State isn’t needed condividi con questo commento
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