Focus 106. Trasporto aereo: crisi Alitalia, non italiana

La crisi dell’Alitalia non può essere considerata una “crisi del trasporto aereo Alitalia”. La crisi della compagnia pubblica ha creato, non distrutto, opportunità per i consumatori: l’inefficienza di Alitalia ha portato ad una crescita della concorrenza.


Il 2007 ha visto una crescita del mercato aereo italiano di circa il 10 per cento. Inoltre, il 2007 è stato segnato da due eventi significativi per la regolazione del comparto: la ri-regolamentazione voluta dall’ex Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, che ha limitato lo sviluppo del mercato aereo, e la decisione europea circa gli oneri di pubblico servizio da e per la Sardegna, che invece ha dimostrato come la liberalizzazione permetta una crescita dei passeggeri trasportati.

Il Focus vuole spiegare come la crisi Alitalia abbia creato, e non distrutto, opportunità per i consumatori. L’inefficienza di Alitalia si è accompagnata ad una crescita della concorrenza, che ha avuto per risultato un aumento dei fruitori del trasporto aereo. Gli interessi dei viaggiatori sono evidentemente tutelati da una competizione intensa: non da una compagnia di bandiera.

È ora di lasciare al mercato il destino di Alitalia, senza ulteriore spreco di denaro pubblico. Per tutelare gli italiani come contribuenti e consumatori, è invece necessario che il Governo agisca per una piena liberalizzazione del settore aereo.

Focus 106. Trasporto aereo: crisi Alitalia, non italiana

È ora di lasciare al mercato il destino di Alitalia, senza altro spreco di denaro pubblico condividi con questo commento
Trasporto aereo: la crisi è di Alitalia, non italiana condividi con questo commento
For a complete liberalization of Italian air transport condividi con questo commento
oggi, 6 Novembre 2024, il debito pubblico italiano ammonta a il debito pubblico oggi
0
    0
    Il tuo carrello
    Il tuo carrello è vuotoTorna al negozio
    Istituto Bruno Leoni