Airbnb tax: un tassa contro tutti

Osservatorio Economia Digitale: Una tassa contro l’innovazione, il digitale e la concorrenza


4 Giugno 2018

Argomenti / Diritto e Regolamentazione , Politiche pubbliche

Alessia Sbroiavacca

scarica la ricerca integrale

La cosiddetta AIrbnb Tax è difficilmente applicabile, non raggiunge l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale e scoraggia la modernizzazione dell’industria turistica e le nuove tecnologie digitali.

A quasi un anno dalla sua entrata in vigore è tempo di bilanci per la cd. “Airbnb tax”. La tassa venne introdotta dall’art.4 della Manovrina 2017 e fu così rinominata in quanto suscettibile di applicazione principalmente nei confronti di piattaforme di intermediazione online quali Airbnb, oltre che ad altri intermediari immobiliari off-line. La disciplina degli affitti brevi appare gravemente lacunosa: essa è difficilmente attuabile, contiene rilevanti incertezze circa l’ambito oggettivo di applicazione, rischia di essere controproducente e favorire l’evasione fiscale, presenta profili di incoerenza col diritto europeo sia in relazione alla disciplina di settore sia per quanto attiene la libera circolazione dei servizi nel territorio dell’Unione. Inoltre, data l’onerosità dei compiti che attribuisce agli intermediari, essa sembra introdurre nuove e ulteriori barriere all’ingresso sul mercato, con potenziali conseguenze anti-concorrenziali.

Airbnb tax: un tassa contro tutti

#AirbnbTax: una tassa contro l'innovazione, il digitale e la concorrenza condividi con questo commento
La #AirbnbTax è stata creata con l'obiettivo dichiarato di contrastare l'evasione, ma finirà per favorire il nero condividi con questo commento
Confusa, controproducente e anticoncorrenziale: ecco cos'è la disciplina degli affitti brevi #AirbnbTax condividi con questo commento
oggi, 7 Ottobre 2024, il debito pubblico italiano ammonta a il debito pubblico oggi
0
    0
    Il tuo carrello
    Il tuo carrello è vuotoTorna al negozio
    Istituto Bruno Leoni