Leggere fa bene alla Ragione – Molte riforme per nulla

Recensione al libro di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro edito da Marsilio

29 Aprile 2022

La Ragione

Argomenti / Diritto e Regolamentazione Politiche pubbliche

Come abbiamo potuto perdere trent’anni di crescita economica, per giunta nel momento più favorevole? È poi vero che li abbiamo persi? Come possiamo rimediare? Attorno a questi temi ci siamo arrovellati per molto tempo, dovendo anche subire la polemica autodemolitrice di quanti confondevano le cause con gli effetti e raccoglievano consensi provando a demolire quel che ci teneva in piedi (l’euro e non solo), promettendo che così avremmo camminato meglio.

In questo libro, passo dopo passo, si ripercorrono le occasioni mancate, quelle colte e le cose da farsi. Saravalle è professore di Diritto dell’Unione europea presso l’Università di Padova, Stagnaro è direttore delle ricerche per l’Istituto Bruno Leoni. Sul fatto che si sia persa l’occasione della crescita c’è poco da discutere: «Tra il 1991 e il 2019 (…) il Pil pro capite, in termini reali, è cresciuto del 40,4% nell’eurozona, del 57,2% negli Stati Uniti e solo del 14,9% in Italia».

Se si va a guardare la produttività, siamo praticamente fermi. Eppure sono stati anni di forte innovazione tecnologica, che avrebbe dovuto aumentarla. Il che porta alla seconda domanda: quei numeri sono veri nella media nazionale, ma dentro la nostra realtà ci sono non poche aziende, soprattutto esportatrici, che sono andate benissimo e spesso sono leader globali nei rispettivi settori. A tenerci bassi, quindi, non sono loro ma un altro Paese, che non solo non è cresciuto ma è arretrato. È il Paese delle disfunzioni e dell’assistenzialismo, quello delle aziende troppo piccole, del credito solo bancario, della pubblica amministrazione inefficiente, della giustizia ingiusta, del mercato del lavoro e della scuola che tengono fuori dalla capacità produttiva troppe persone, della poca concorrenza, specie in servizi pubblici tenuti in monopolio e in mano alle amministrazioni comunali.

Quindi nella seconda risposta è contenuta anche quella alla terza domanda: ne usciremo quando ci convinceremo che le riforme convengono. Non è che non si siano fatte, ma sono state parziali, contro voglia e sostanzialmente non volute. Si sono spesi energia e denaro nel provare a conservare quel che ci sarebbe convenuto abbandonare. I Paesi che dentro l’eurozona hanno affrontato il cambiamento hanno infatti ottenuto risultati ben migliori. Cosa fare lo sappiamo. Dovremmo anche volerlo.

Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro, Molte riforme per nulla. Una controstoria economica della Seconda Repubblica (Marsilio 2022)

da La Ragione, 29 aprile 2022

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