Meno regole, più Italia: «Ritroviamo il dinamismo»

Affollata presentazione del libro di Maurizio Sacconi e Alberto Mingardi

7 Marzo 2023

Il Resto del Carlino

Argomenti / Teoria e scienze sociali

Pandemia, guerra, crisi energetica, inflazione e recessione. Sono molteplici gli scenari con cui si è dovuta confrontare, negli ultimi tempi, la politica. Trascinandosi di emergenza in emergenza. Partendo da queste sfide, gli autori Maurizio Sacconi e Alberto Mingardi hanno così deciso, attraverso il libro Stato essenziale società vitale, appunti sussidiari per l’Italia che verrà, di indagare la crisi attuale e le aspettative di una nuova fase offrendo, in poco più di cento pagine, una nuova prospettiva. Prospettiva che, ieri sera, nell’auditorium Marco Biagi di Confindustria Emilia, gli stessi autori hanno discusso e analizzato insieme a un vasto pubblico: l’incontro, moderato da Agnese Pini, direttrice di Qn, Carlino, Nazione e Giorno, ha visto tra gli ospiti anche il sindaco Lepore, il cardinale Matteo Zuppi e il direttore generale di Confindustria, Tiziana Ferrari. 

«I due autori ci insegnano a credere nell’Italia che verrà – afferma Zuppi -. Una delle cose che mi ha più colpito di questa lettura è che la sicurezza non ci viene data da uno Stato pesante, ma dal dinamismo. Sì, il dinamismo: a volte siamo troppo statici, ma la necessità è quella di riscoprire una passione che ci spinga in avanti. C’è un confronto, nel libro, con la generazione di coloro che hanno ricostruito l’Italia: ecco, loro l’hanno fatto con quel dinamismo, con quel gusto che ci aiuterà a trovare tutte quante le risposte. L’Italia che verrà, verrà lo stesso, ma un conto è subirla, un conto è pensarla e volerla. Non dobbiamo sprecare i nostri diritti: pensiamo soltanto al diritto al voto, dove l’astensione non fa più notizia. Il rischio è quello di limitarci all’individualismo». 

Non solo. «Una delle cose peggiori scatenate dai fenomeni di crisi è stata l’ipertrofia regolatoria – spiegano gli autori – che risponde alla “patologia” riducendo lo spazio di autonomia della società e che riduce così il cosiddetto dinamismo. Ma ciò che è necessario è essere animati da un’antropologia positiva. Riscoprire le nostre radici, la nostra cultura, significa riscoprire la nostra vitalità». 

A prendere parola anche il sindaco Lepore: «La politica del nostro Paese fa fatica ad incidere sulla vita delle persone – sottolinea – e questo preoccupa. La necessità di oggi, infatti, è proprio quella di ridarsi e ritrovare questa capacità, di ritornare a incidere come spazio politico democratico. È un tema che ci riguarda tutti, e su cui bisogna riflettere». 

da Il Resto del Carlino, 7 marzo 2023

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