Libertà di impresa Genova non brilla «Ottantaduesima a livello nazionale»

Quale futuro per i capoluoghi italiani? La presentazione dello studio "La libertà economica nelle città italiane" a Genova

18 Settembre 2024

Il Secolo XIX

Redazione

Argomenti / Politiche pubbliche

Si è conclusa, tra le mura della Sala delle Grida di Palazzo della Borsa, l’assemblea pubblica di Confcommercio Genova e di Confcommercio giovani imprenditori dal titolo “La Genova che verrà”. L’incontro ha riunito oltre duecento partecipanti tra istituzioni, addetti ai lavori, manager e imprenditori, con l’obiettivo di stimolare una discussione aperta e fattiva sul futuro della città, sulle sue prospettive di crescita e di prosperità per le imprese e i giovani.

Al convegno hanno portato la propria testimonianza i rappresentanti delle principali autorità nazionali e locali, contribuendo ai lavori e partecipando attivamente al dibattito sugli scenari dello sviluppo economico e sociale del territorio, tra cui Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione (intervenuto con un videomessaggio), a Edoardo Rixi, vicemnistro delle Infrastrutture, Luigi Attanasio, presidente della Camera di Commercio, Marco Bucci, sindaco di Genova e candidato presidente della Regione per il centrodestra, Ilaria Cavo, deputata, Paola Girdinio, professoressa ordinaria dell’Università e presidente di Start 4.0, Raffaella Paita, senatrice, Alessio Piana, assessore regionale allo Sviluppo economico.

«Confcommercio Genova non è solo un insieme di numeri, categorie e settori, ma un interlocutore essenziale per tutelare e promuovere le attività economiche che animano la nostra città. Rappresentiamo le imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti, della logistica e delle attività professionali, settori che oggi più che mai sono pilastri fondamentali per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio – ha dichiarato Alessandro Cavo, presidente di Ascom Confcommercio Genova – Dobbiamo lavorare insieme, istituzioni e imprese, per costruire un ecosistema economico e sociale capace di favorire investimenti, innovazione e sostenibilità». L’evento, organizzato in collaborazione con Istituto Bruno Leoni e Comin & Partners, è stato occasione per presentare lo studio realizzato da Confcommercio e Istituto Bruno Leoni e intitolato “La libertà economica nelle città italiane”: un’indagine su oltre cento capoluoghi italiani, analizzati e classificati secondo le prerogative e le condizioni di libertà economica – intesa come facoltà per gli individui e le imprese di investire, crescere e innovare – che in questi si osservano. Ai primi posti a livello nazionale ci sono Bolzano, Vicenza e Cuneo, mentre agli ultimi posti risultano Napoli, Catania e Isernia. Per Genova, e più in generale la Liguria, il risultato non è stato favorevole, con il capoluogo ligure posizionatosi all’82° posto della classifica. Savona è al 23°, La Spezia a145° e Imperia al 63°.

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