La rabbia del salotto buono snobbato dalla politica

I problemi economici si risolverebbero con meno spesa, meno tasse, meno regole. Che si vada a Cernobbio o no

8 Settembre 2014

Il Giornale

Carlo Lottieri

Direttore del dipartimento di Teoria politica

Argomenti / Teoria e scienze sociali

La decisione di Matteo Renzi di non portare il proprio omaggio alla riunione di Cernobbio ha sollevato reazioni molto negative.
In particolare, Alberto Bombassei – vicepresidente di Confindustria – ha sostenuto che con tale assenza il premier avrebbe dato l’impressione di ignorare le ragioni delle imprese e a chi lavora.

C’è molto di barocco e formalistico in questa polemica di fine estate. Ma davvero si può credere che qualche ora in una riunione di finanzieri e industriali possa aiutare a rimettere in piedi la società italiana? Nemmeno in presenza di una concentrazione di premi Nobel per l’economia si potrebbe pensare a tante virtù miracolistiche.

Anche chi è assai critico nei riguardi della maggioranza di governo e del suo leader stavolta fatica a mettersi tra gli accusatori. Cosa mai ci sarà di tanto significativo da sentire nell’ennesimo incontro destinato a dare un po’ di visibilità a questo o a quello? Cosa potranno mai dire di diverso quei signori rispetto a quanto dichiarano ogni giorno a televisioni e giornali? E poi lo sappiamo bene che i problemi economici si risolverebbero – in estrema sintesi – con meno spesa, meno tasse, meno regole. Che si vada a Cernobbio o no.

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