L'altro 1992

Giuliano Cazzola

Il 1992 viene ricordato per gli attentati in cui morirono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e per "Mani pulite", l'inchiesta della Procura di Milano che travolse i partiti che avevano governato il Paese nel dopoguerra. Ma c'è stato anche un altro 1992.

ISBN / 978-88-6440-472-1
pagine / 190
anno / 2022
18 euro
Collana / Policy

Il 1992 viene ricordato per gli attentati in cui morirono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e per “Mani pulite”, l’inchiesta della Procura di Milano che travolse i partiti che avevano governato il Paese nel dopoguerra. Ma c’è stato anche un altro 1992.

In quei mesi, quella stessa classe dirigente che veniva messa alla gogna mediatico-giudiziaria avviava un percorso di riforme destinato ad aprire una nuova fase nella storia politica dell’Italia. A reggere le sorti del Paese era il governo presieduto da Giuliano Amato, che dal giugno di quell’anno all’aprile del 1993 varò alcuni drastici provvedimenti per mettere in ordine i conti pubblici e intraprendere un percorso di privatizzazioni: dopo decenni di saldo negativo tra entrate e spesa pubblica, nel 1992 questa tendenza venne infatti invertita.

Il libro, una sorta di instant book ma scritto trent’anni dopo da un diretto testimone, racconta quei concitati mesi e le circostanze che permisero all’esecutivo guidato da Amato di compiere delle scelte che sarebbe ingiusto continuare a ignorare, volte a riformare settori fondamentali come la sanità, la previdenza, il pubblico impiego, la finanza locale e le partecipazioni statali, con la trasformazione di Iri, Eni, Enel e Ina in società per azioni.

Come scrive Antonio Polito nella prefazione, «il governo di Giuliano Amato e il parlamento cosiddetto degli “inquisiti” salvarono l’Italia e forse proprio per questo sono stati dimenticati, come se il processo di risanamento finanziario e di rinnovamento delle istituzioni fosse cominciato solo dopo. Grazie a Giuliano Cazzola per avercelo raccontato con onestà, precisione e sincerità».

Giuliano Cazzola

Giuliano Cazzola è stato allievo di Federico Mancini, si è laureato in giurisprudenza all'Alma Mater dove, in seguito, è stato docente di diritto della previdenza sociale. È considerato uno dei massimi esperti di lavoro e previdenza. Firma dei principali quotidiani nazionali in materia di previdenza e lavoro e saggista, è autore di una ventina di libri sui temi del lavoro e del welfare.

Ha collaborato a lungo con Gino Giugni. Dopo aver trascorso una lunga esperienza sindacale ricoprendo incarichi di rilievo locale e nazionale, dal 1994 al 2007 ha svolto funzioni di prestigio e di responsabilità negli enti previdenziali (è stato presidente dei collegi dei sindaci di Inpdap ed Inps) e nell'ambito dell'Unione europea.

È stato deputato del PdL nella XVI Legislatura e vice presidente della Commissione Lavoro, nonché componente della Commissione di vigilanza sugli enti previdenziali. In tale ruolo è stato relatore dei più importanti provvedimenti in materia di lavoro e previdenza.

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Video dell'evento di presentazione

Presentazione libro IBL – L’altro 1992