Un ingegnere in Senato

AA.VV.

«Ci dovevano essere condizioni molto particolari perché in “una metà del cielo” sorgesse un fenomeno quale è stato l’intervento pubblico nella nostra economia e caratteristiche originarie, vicende storiche specifiche della nostra economia privata, perché esso crescesse e si radicasse tanto da diventare un unicum nell’Occidente. Ad aprire la strada allo Stato imprenditore è lo Stato salvatore. È con gli interventi dello Stato nelle crisi che si forma l’idea di politica industriale. È con il loro ripetersi che si consolida. È il consolidarsi che influenza e condiziona ciò che avviene nell’“altra metà del cielo”. Il dies irae verrà molto più tardi».

ISBN / 978-88-6440-475-2
pagine / 390
anno / 2023
25 euro
Collana / Fuori collana

Franco Debenedetti

«Ci dovevano essere condizioni molto particolari perché in “una metà del cielo” sorgesse un fenomeno quale è stato l’intervento pubblico nella nostra economia e caratteristiche originarie, vicende storiche specifiche della nostra economia privata, perché esso crescesse e si radicasse tanto da diventare un unicum nell’Occidente. Ad aprire la strada allo Stato imprenditore è lo Stato salvatore. È con gli interventi dello Stato nelle crisi che si forma l’idea di politica industriale. È con il loro ripetersi che si consolida. È il consolidarsi che influenza e condiziona ciò che avviene nell’“altra metà del cielo”. Il dies irae verrà molto più tardi».

Ingegnere, manager nelle imprese di famiglia, alto dirigente in alcune fra le maggiori aziende che hanno attraversato la nostra economia (Fiat e Olivetti), Franco Debenedetti entra in Senato nel 1994, per la coalizione di centrosinistra, e nelle legislature successive si rivela una delle voci più rigorose a difesa delle riforme, della democrazia dell’alternanza e della libera impresa. Editorialista di grandi quotidiani, protagonista, con l’Istituto di Interaction Design di Ivrea, di un generoso tentativo di riportare la nostra impresa sulla frontiera dell’innovazione, è oggi Presidente dell’Istituto Bruno Leoni. Animatore mai esausto di battaglie politiche in materia di privatizzazioni, liberalizzazioni, modernizzazione della finanza e del mercato dell’informazione, ha scritto libri come La guerra del trent’anni (con Antonio Pilati, 2009), Scegliere i vincitori, salvare i perdenti (2016) e Fare profitti (2021). Questo liber amicorum viene pubblicato in occasione del suo novantesimo compleanno.

Saggi di Tito Boeri, Michele Boldrin, Filippo Cavazzoni, Natale D’Amico, Carlo De Benedetti, Alessandro De Nicola, Veronica De Romanis, Giuliano Ferrara, Gian Arturo Ferrari, Antonio Foglia, Giampaolo Galli, Jas Gawronski, Oscar Giannino, Francesco Giavazzi, Carlo Lottieri, Michele Magno, Angelo Miglietta, Alberto Mingardi, Deirdre N. McCloskey, Enrico Morando, Angelo Panebianco, Alessandro Penati, Giorgio Pestelli, Augusto Preta, Nicola Rossi, Salvatore Rossi, Riccardo Ruggeri, Alberto Saravalle, Serena Sileoni, Carlo Stagnaro, Francesco Vatalaro e Vincenzo Zeno-Zencovich.

Estratto/indice

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Robinson, Debenedetti autentico liberista, La Repubblica, 13 maggio 2022