Al via il censimento degli immobili della p.a.

La gestione efficiente del patrimonio pubblico può svolgere un ruolo importante per il contenimento del deficit e la riduzione del debito pubblico

18 Maggio 2015

Italia Oggi

Argomenti / Teoria e scienze sociali

Al via il censimento annuale del patrimonio immobiliare della p.a. Ieri, infatti, il Mef ha aperto la rilevazione per l`anno 2014. Entro il prossimo 31 luglio, tutte le amministrazioni statali e tutti gli enti pubblici, territoriali e non territoriali, dovranno comunicare le informazioni sui fabbricati e terreni detenuti nella banca dati Immobili del Portale Tesoro, che costituisce da alcuni anni l`anagrafe unica degli assets pubblici.

Tale adempimento è stato introdotto dall`art. 2, comma 222, della legge 191/2009 (la legge finanziaria per il 2010), che ha previsto l`obbligo per le amministrazioni pubbliche di comunicare al dipartimento del tesoro gli elenchi identificativi dei beni immobili, dí proprietà dello stato o delle medesime amministrazioni, da esse utilizzati o detenuti a qualunque titolo.

L`obiettivo è rilevare, con cadenza annuale, le componenti dell`attivo (immobili, società partecipate, concessioni), anche ai fini della redazione del Rendiconto patrimoniale a valori di mercato.

A chiusura della rilevazione effettuata lo scorso anno, sono stati censiti circa 800.000 fabbricati e 980.000 terreni.

Negli anni passati, però, il grado di adesione al monitoraggio è stato piuttosto basso: solo una parte delle amministrazioni interessate, infatti, è risultata adempiente e spesso non tutti i beni sono stati censiti.

Eppure, come evidenziato più volte dallo stesso Mef, la conoscenza sistematica e puntuale degli attivi del patrimonio pubblico rappresenta un elemento indispensabile per orientare le decisioni di politica economica.

Inoltre, la gestione efficiente del patrimonio pubblico può svolgere un ruolo importante per il contenimento del deficit e la riduzione del debito pubblico.

Tutti obiettivi prioritari per il governo, anche perché, secondo le stime condotte da alcuni centri ricerca, come l`Istituto Bruno Leoni, il valore degli immobili pubblici potenzialmente liberi si aggirerebbe sui 40 miliardi di euro, oltre di 2,5 punti di Pil.

Le informazioni acquisite nella banca dati, attraverso le funzionalità sviluppate sugli applicativi del dipartimento del tesoro (reportistica, georeferenziazione dei beni e associazione alle zone e ai prezzi dell`Osservatorio immobiliare dell`Agenzia delle entrate), inoltre, consentono di analizzare gli immobili sotto diverse prospettive e rappresentano, dunque, una fonte informativa essenziale per identificare la consistenza e la composizione del patrimonio immobiliare pubblico e quindi per centrare i due obiettivi fondamentali della «valorizzazione» e della «redditività».

Per migliorare e favorire la compliance delle amministrazioni, sensibilizzandole sull`importanza dell`adempimento, oltre che per accrescere il numero delle informazioni raccolte, migliorandone anche qualità e accuratezza, il Mef organizzerà sessioni formative che potranno consentire al personale addetto una corretta imputazione dei dati sul Portale.

Date e modalità di partecipazione saranno comunicate in occasione del Forum p.a. di Roma in calendario a fine mese.

Da Italia Oggi, 16 maggio 2015

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