Franco Debenedetti
Rassegna stampa
3 luglio 2020
La socializzazione dell'economia è una boiata pazzesca
Lezioni di mercato alla prof Mazzucato
Serve aumentare la concorrenza, facilitare la traduzione di idee in imprese, ridurre, se non le imposte che paga chi crea ricchezza, almeno il costo di chi la “socializza” e delle sciocchezze che fa

“Quando l’economia è in crisi, a chi chiediamo aiuto? Non alle aziende, ma allo Stato. Ma quando l’economia va bene, ignoriamo i governi e lasciamo che le aziende si prendano i benefici”. Colpisce, in questa prima frase del nuovo articolo di Mariana Mazzucato pubblicato sul New York Times il 1°Luglio, che dopo il punto va a capo. Mentre avrebbe dovuto mettere due punti: e concludere “e ricomincino a pagare le tasse”.

Lo Stato è il monopolio territoriale della violenza legittima, per proteggere i cittadini da nemici esterni e da criminali interni. Inoltre allo Stato chiediamo di organizzare e fornire servizi universali, sanità, istruzione, welfare. Per questo gli diamo circa il 50 per cento della ricchezza che produciamo, e, pagandole, contribuiamo a rendere sostenibile l’immane debito che i governi hanno contratto. “In quest’ottica solo le imprese creano valore”, scrive la Professoressa: potrà non piacerle, ma è esattamente così che funziona, produrre profitti è responsabilità delle imprese, e pagare le relative tasse. Per lei è motivo di scandalo, per le imprese causa della sensazione di restare in credito.

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