AA.VV.
Il capitalismo ha fallito: è questa la chiave di lettura più comune della crisi finanziaria. Per questo, l’unica via di scampo dalla crisi passa attraverso un maggiore intervento pubblico. Da parte dello Stato, come regolatore e fornitore di servizi. E da parte delle banche centrali, come necessario puntello delle banche private.
Ma le cose stanno davvero così?
Il capitalismo ha fallito: è questa la chiave di lettura più comune della crisi finanziaria. Secondo l’opinione prevalente, ciò che è avvenuto prima negli Stati Uniti e poi nel mondo a partire dall’esplosione del bubbone dei “subprime” è una catena di “fallimenti del mercato”. L’eccessiva deregolamentazione degli anni Novanta e la mobilità di capitali che si è venuta a realizzare con la globalizzazione avrebbero reso ingovernabile il complesso mondo della finanza. Per questo, l’unica via di scampo dalla crisi passa attraverso un maggiore intervento pubblico. Da parte dello Stato, come regolatore e fornitore di servizi. E da parte delle banche centrali, come necessario puntello delle banche private.
Ma le cose stanno davvero così? In questo volume, il Premio Nobel per l’Economia Vernon L. Smith e altri importanti economisti (Kevin Dowd, Stan Liebowitz, Pascal Salin, Lawrence White) si confrontano con la crisi più grave dei nostri tempi, le sue cause e le conseguenze che l’azione degli Stati potrà avere, nel breve e nel lungo periodo.
Le vere cause della crisi sono rimaste in ombra: la politica monetaria della Fed, l’azione di enti parastatali come Fannie Mae e Freddie Mac, la garanzia implicita (“troppo grandi per fallire”) concessa dai governi alle mega-banche. Il risultato è un quadro complesso, nel quale il mercato c’entra poco con le vere ragioni del crac ed al contrario è stato messo a repentaglio, nelle sue caratteristiche più fondamentali, proprio dai presunti “rimedi”. Con esiti potenzialmente disastrosi, per il futuro di noi tutti.
Kevin
Dowd è professore di Financial Risk Management, presso il Centre for Risk and Insurance Studies della Nottingham University Business School.
Friedrich A. von
Hayek (1899-1982) ha ricevuto il Premio Nobel per l’Economia nel 1974. Tra i maggiori scienziati sociali del suo tempo, è stato il fondatore della Mont Pélerin Society e ha insegnato nelle Università di Vienna, Londra, Chicago e Friburgo.
Stan J.
Liebowitz è Research Fellow presso l’Independent Institute e Ashbel Smith Distinguished Professor of Managerial Economics presso la University of Texas, Dallas.
Ludwig von
Mises (1881-1973) è stato uno dei massimi economisti del Novecento. Tra i più influenti teorici della Scuola austriaca, ha insegnato nell’Università di Vienna e alla New York University.
Gerald P.
O’Driscoll è Senior Fellow presso il Cato Institute. In precedenza è stato Vice Presidente ed Economic Counselor della Federal Reserve Bank di Dallas.
Pascal
Salin è Professore emerito dell’Università Paris-Dauphine. È stato inoltre Presidente della Mont Pélerin Society.
Vernon L.
Smith ha ricevuto il Premio Nobel per l’Economia nel 2002. È attualmente Professor of Economics and Law alla Chapman University, ricercatore dell’Interdisciplinary Center for Economic Science, e Fellow del Mercatus Center di Arlington, VA.
Lawrence H.
White è F. A. von Hayek Professor di Storia dell’Economia presso la University of Missouri St. Louis e Adjunct scholar presso il Cato Institute.
Recensioni e segnalazioni
Il Corriere del Ticino, 15 giugno 2009: “
Crisi: chi è il colpevole?” di Roberto Riannetti
Il Giornale del Popolo, 15 giugno 2009: "
Quando la medicina può fare più danni del male"
Il Sole 24 Ore, 16 aprile 2009: “
Credito, troppa prudenza fa male”, di Giampaolo Galli
Il Corriere della Sera Magazine, 16 aprile 2009: “
Il mercato è la salvezza”, di Angelo Panebianco
Il Riformista, 12 aprile 2009: “
Nessun boom economico è gratis”, di Marco Ferrante
Presentazioni
Milano,
Caffè degli Atellani, 10 giugno 2009. Sono intervenuti: Andrea Battista, Salvatore Carrubba, Mario Cecchi de' Rossi, Mario Carlo Ferrario, Alberto Mingardi
Lugano,
Hotel Splendide Royal, 8 giugno 2009. Sono intervenuti: Antonio Foglia, Oscar Giannino, Roberto Mazzotta, Alberto Mingardi
Pisa,
Domus mazziniana, 28 maggio 2009. Sono intervenuti: Raimondo Cubeddu, Carlo Lottieri, Alberto Mingardi
Gosseto,
Hotel Airone, 27 maggio 2009. Sono intervenuti: Carlo Lottieri, Alberto Mingardi, Vincenzo Monaci, Antonio Pilati
Bologna,
Libreria Feltrinelli, 14 maggio 2009. Sono intervenuti: Antonio Pilati, Piero Capone, Pierluigi Magnaschi, Alberto Mingardi
Torino,
Libreria Feltrinelli, 7 maggio 209. Sono intervenuti: Franco Debenedetti, Pietro Garibaldi, Alberto Mingardi
Roma,
Libreria Arion Ready Top100, 5 maggio 2009. Sono intervenuti: Natale D'Amico, Francesco Forte, Alberto Mingardi, Andrea Romano
Brescia,
Istituto Artigianelli, 27 aprile 2009. Sono intervenuti: Franco Debenedetti, Alberto Mingardi, Francesco Spinelli, Graziano Tarantini
Milano,
Libreria Egea, 16 aprile 2009. Sono intervenuti: Oscar Giannino, Alberto Mingardi
Milano,
Università Cattolica, 25 marzo 2009. Sono intervenuti: Alberto Mingardi, Alessandro Penati, Marco Vitale