Marco Sabella
Rassegna stampa
Il conto salato dei salvataggi: 9,5 miliardi in dieci anni
A calcolarlo è l'economista Andrea Giuricin, docente all'università Milano Bicocca e ricercatore presso l'Istituto Bruno Leoni
Salvare e tenere in piedi Alitalia è costato quasi 9,5 miliardi in 10 anni. A calcolarlo è l'economista Andrea Giuricin, docente all'università Milano Bicocca e ricercatore presso l'Istituto Bruno Leoni. È una somma imponente, vicina ai 12 miliardi che servono per sterilizzare l'aumento Iva che scatterà a gennaio in assenza di un intervento del governo. «Se partiamo dal 2008, anno del primo fallimento Alitalia, prima della privatizzazione del 2009», il costo iniziale è 3 miliardi, stima il docente, insieme con l'economista Ugo Arrigo. A questi vanno aggiunti i 75 milioni immessi da Poste per il 20% del vettore. C'è poi il costo per la cassa integrazione speciale, stimato in circa 200 milioni l'anno per 7 anni più 90-100 milioni per la proroga della cig. Quindi le minori entrate fiscali per le dimensioni ridotte della nuova Alitalia, pari a per 1,4 miliardi, e 3-3,2 miliardi riconducibili alla crisi che a maggio 2017 ha portato al commissariamento di Alitalia, nonché le perdite di esercizio fino al 30 aprile 2018 per circa 400 milioni. Giuricin arriva così al totale di circa 9,5 miliardi di euro, a fronte di un valore residuo della compagnia stimato in circa 150-200 milioni.
dal Corriere della Sera, 20 luglio 2018