Redazione
Rassegna stampa
Da Galileo ai vaccini, esperti: 'Danni enormi da antiscienza'
Sotto attacco medicina, agricoltura e alimentazione
Il primo fu Galileo Galilei, poi toccò a Charles Darwin e oggi è la volta degli scienziati e dei vaccini. Ciclicamente torna all'attacco chi non crede nel progresso, nella ricerca e nella scienza. "Il virus dell’antiscienza produce imbecillità", ha esordito il filosofo Giulio Giorello aprendo il convegno 'I Costi dell’Antiscienza' promosso dall’Istituto Bruno Leoni, con la collaborazione di Bayer, a Roma al Centro Studi Americani.

"L'antiscienza costa moltissimo - ha spiegato all’Adnkronos Salute Roberto Burioni, virologo dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e tra i relatori del convegno - in termini economici perché, ad esempio, un euro speso in vaccini ne fa risparmiare almeno 30 in cure. Ma c’è anche l’aspetto delle vite perdute, il dolore delle persone. Tutto questo non ha prezzo e non possiamo quantificarlo. Quando è accaduto che uno stato non ha ascoltato la scienza sono successi disastri. In Sudafrica il presidente Mbeki si convinse che l’Aids non era causato dall’Hiv, rifiutò le terapie, scelse cure diciamo alternative e sono morte 350 mila persone".

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