Alitalia: 14 milioni di consulenze in un anno, sette commissari, ma i risultati quali sono?
Come calcolato dall'IBL, in pochi anni Alitalia ha "bruciato" parecchi quattrini del contribuente
Quasi quattro anni di amministrazione straordinaria e il governo ha appena deciso di nominare altri due commissari di Alitalia. Daniele Santosuosso, docente di diritto commerciale alla Sapienza di Roma chiamato per favorire la transizione stipulando contratti commerciali con la nuova Alitalia che partirà realisticamente da giugno, e Gabriele Fava, giuslavorista che si dovrà occupare della contrattualistica di lavoro nel passaggio dei dipendenti considerando che molti degli 11mila occupati resteranno fuori dal perimetro di vendita. Non bastava quindi Giuseppe Leogrande, esperto di diritto fallimentare, al timone della procedura concorsuale da dicembre 2019.
Non bastavano neanche i tre precedenti: Enrico Laghi, Stefano Paleari e Luigi Gubitosi, dimessosi nel novembre 2018 e sostituito da Daniele Discepolo. In quattro anni però sono stati dilapidati 1,3 miliardi dei due prestiti dello Stato, 300 milioni di interessi relativi, 350 milioni di ristori Covid (sempre dello Stato) a compensazione del crollo del traffico aereo del 2020, circa 3 miliardi di debiti accumulati dalla bad
company nei confronti dei fornitori (
stima dell’istituto Bruno Leoni) e ora altri 3 miliardi in pancia alla nuova società, direttamente controllata al 100% dal ministero del Tesoro (quindi sempre dallo Stato) guidata da Fabio Lazzerini e Francesco Caio.
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